Progetto

BIOGRAFIA DEL PROGETTO

“My life in Europe – a new Methodology to insert Your LIFE biography IN the EUROPE context” fa parte del programma Erasmus + per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche, risponde alle esigenze della CE di estendere e sviluppare le competenze di educatori e altro personale che supporta discenti adulti, fornire strumenti tecnologici innovativi in ​​grado di supportare l’apprendimento permanente e la formazione, aumentare la consapevolezza dell’identità europea e aiutare il benessere psico-fisico dei suoi cittadini, in particolare le fasce più deboli (Health 2020 European policy for health and well -essere).

Il progetto si basa su due evidenze scientificamente provate:

il valore terapeutico, sociale e culturale dell’autobiografia come strumento in grado di stimolare la memoria dei pazienti con deficit, promuovere l’inclusione sociale, lo scambio interculturale e intergenerazionale e mitigare il senso di solitudine e abbandono particolarmente in contesti di disabilità e fragilità.

Gli effetti benefici che i videogiochi e le attività online hanno sul funzionamento cognitivo degli anziani (Kyriazis-Kiourti 2018).

COME NASCE IL PROGETTO

Il progetto trae ispirazione oltre che dagli studi e dalle ricerche specifiche da un’esperienza realizzata all’interno della RSA (Residenza Sanitaria) “G. Meacci” gestita dal Comune di S.Croce sull’Arno (Pisa), durante la quale operatori specializzati hanno raccolto storie di vita degli anziani.

L’attività, inizialmente ricreativa, si è rivelata terapeutica e curativa, quando l’entusiasta partecipazione degli ospiti all’invito a scrivere di sé, ha mostrato come la scrittura autobiografica stimoli la memoria, ricrei legami affettivi, aiuti la socializzazione, lo scambio intergenerazionale e interculturale.

Lo scambio di esperienze che ne è seguito ha dato vita all’idea di un nuovo progetto in cui educazione degli adulti, sociologia, psicologia e didattica si incontrano con la tecnologia e con i nuovi mezzi che questa mette a disposizione per offrire agli educatori strumenti innovativi.

IDENTITÀ EUROPEA

Nasce così l’idea di creare un gioco che sia di facile utilizzo e che non richieda l’acquisizione di competenze specifiche, utile per introdurre un progetto di scrittura autobiografica in un qualsiasi percorso educativo non formale.

Il gioco, ha anche una forte valenza interculturale: una speciale serie di carte “Sono europeo?” da ai giocatori e allenatori l’opportunità di creare “partite” e vedere quanti altri giocatori in tutta Europa hanno avuto la stessa esperienza o sensazione per scoprire che non siamo poi così diversi, anzi.

Tutte le autobiografie raccolte nei vari paesi dell’UE rappresenteranno un prezioso archivio di memorie europee: un giacimento di storie individuali ma appartenenti a tutti.

Il contributo dei partner stranieri é fondamentale sia in fase di progettazione che in quella di collaudo.

L’obiettivo è creare un prodotto che abbia un valore “universale” e il punto di vista di partners di culture e abitudini diverse è fondamentale nella ricerca di tutti gli stimoli (carte) che devono avere un valore “universale” e non “nazionale”. La ricerca di “stimolatori universali della memoria” rischierebbe infatti di fallire se condotta da un punto di vista “monoculturale”. Ancora più importante è il loro contributo nella fase di test del gioco, dove sono fondamentali punti di vista culturalmente diversi.

Infine, il supporto di partner di diversi paesi è essenziale per una diffusione ottimale.

RISULTATI ATTESI

Il gioco, che può essere inserito di diritto tra i cosiddetti “giochi seri”, ovvero l’ultima generazione di giochi digitali pensati per scopi educativi nel contesto dell’educazione degli adulti, scaricabile offline su smartphone o PC, attraverso la quale qualsiasi educatore può utilizzare la tecnica della scrittura autobiografica in modo facile e divertente, come percorso utile nei programmi terapeutici, riabilitativi e ricreativi.

Il gioco è progettato in modo tale da poter essere utilizzato sia individualmente che in gruppo, senza alcuna limitazione nel numero di partecipanti: ai “giocatori” vengono offerti innumerevoli stimoli emotivi sotto forma di immagini, suoni e odori, che si trasformano in “racconti”.

Il progetto prevede anche l’implementazione di un manuale per formatori chiamato “Manuale Metodologico” che permette la creazione di corsi di formazione ripetibili.

E’ un manuale per formatori pensato per strutture e associazioni che si occupano di assistenza agli anziani a vari livelli, dalla semplice casa di cura al centro di assistenza per i malati di Alzheimer e demenza senile, dal centro ricreativo ai ricoveri per anziani non autosufficienti.

Il manuale per formatori contiene tutte le istruzioni per svolgere un percorso formativo dedicato all’introduzione della scrittura autobiografica non solo in percorsi terapeutici e ricreativi destinati ad anziani con patologie diverse e non ma anche in altri contesti di fragilità e disabilità.

Il sostegno della Commissione Europea alla produzione di questa pubblicazione non costituisce un'approvazione del contenuto che riflette esclusivamente il punto di vista degli autori. La Commissione non può essere ritenuta responsabile per l'uso che può essere fatto delle informazioni ivi contenute.