Dare voce a chi non ne ha, un possibile cammino da fare insieme.
Con grande piacere ho accettato l’invito di Irene Noto, nuova animatrice della “Meacci”, la casa per anziani del Comune di Santa Croce sull’Arno (PI), a partecipare all’inaugurazione della mostra “La voce delle cose”, iniziata il 22 giugno al Museo del Vetro a Empoli, in occasione della tappa empolese dedicata ad “Aspettando Alzheimer Fest”. Sia come presidente della Commissione consiliare della “Meacci”, che ha promosso negli anni precedenti al fatidico anno 2020, inizio della pandemia, la raccolta delle storie di vita degli anziani, sia perché delegata, con Caterina Benelli e Sara Calcini, della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (LUA), partner nel progetto europeo Erasmus + “MY LIFE in EUROPE: a new Methodology to insert Your Life IN the EUROPE contest”, coordinato da Carla Sabatini di Nkey srl, ero desiderosa di saperne di più su questa iniziativa che ha in comune con MY LIFE in EUROPE la valorizzazione degli anziani fragili, la narrazione di sé e le relazioni interpersonali. Dopo aver letto la presentazione della mostra su un tabellone posto all’ingresso del museo ed ascoltato i vari relatori, Sara Calcini ed io siamo venute a conoscenza che “La voce delle cose” è un evento moltiplicatore di “For the Record”, un progetto europeo Erasmus +, iniziato nel 2019, gestito in Italia da Euridea srl. A seguito di un percorso formativo, tenuto da Isabella Tozza della LUA con la supervisione di Caterina Benelli, al quale hanno partecipato la rete degli animatori ed educatori geriatrici delle Rsa Chiarugi di Empoli, Il castello di Montelupo Fiorentino, Santa Maria della Misericordia di Montespertoli, Le Vele di Fucecchio, Del Campana Guazzesi di San Miniato, Ciapetti di Castelfiorentino, Meacci di Santa Croce sull’Arno, un’ educatrice museale, parte del coordinamento regionale Musei Toscani per l’Alzheimer e un’animatrice della Rsa Le Magnolie (Isolotto, Firenze), è nata l’idea di un laboratorio autobiografico che si è concretizzato poi nella mostra “La voce delle cose” . Con passione gli animatori e gli educatori presenti all’incontro hanno raccontato della loro esperienza con gli anziani che, dopo aver osservato alcuni oggetti di vita quotidiana, prestati dal Museo del Vetro di Empoli e dal Museo della Ceramica di Montelupo fiorentino, sono stati stimolati, con specifiche domande e suggestioni, a raccontare frammenti della loro vita relativamente ad ogni oggetto. Tutte le parole sono state registrate e sono stati realizzati dei podcast. L’inaugurazione è stata allietata anche dal Coro delle Residenze per Anziani (Co.Re) accompagnato dal maestro Simone Faraoni, che ha coinvolto i presenti, noi comprese, in un canto comune. Abbiamo poi visitato la mostra, che si è rivelata un viaggio tra oggetti, voci e suggestioni. Oltre agli otto oggetti posti nei vari espositori di vetro si possono ascoltare, tramite il QR code, le voci degli anziani che si sono raccontati e, osservando l’espositore vuoto posto tra gli altri, si può scegliere un oggetto su cui parlare di sé. Il pomeriggio non poteva che terminare con la presa di contatto da parte nostra di alcuni degli animatori presenti per parlare del Progetto MY LIFE IN EUROPE e per coinvolgerli nella sperimentazione del gioco, che facilità non solo la raccolta delle storie di vita e la diffusione della scrittura autobiografica ma anche la creazione di nuove relazioni, favorendo processi trasformativi nell’incontro con l’altro. Un possibile cammino da fare insieme.
Dott.ssa Grazia Chiarini